Il giorno 12 aprile i rappresentanti sindacali dei tassisti di Firenze e dei comuni limitrofi si sono riuniti per dibattere del futuro del servizio taxi alla luce dei nuovi strumenti tecnologici e del loro utilizzo nel trasporto pubblico locale. Si è convenuto che la priorità è difendere il carattere pubblico del servizio taxi e le peculiarità che lo rendono tale come il contingentamento, la tariffa amministrata, la territorialità, il suo carattere indifferenziato e obbligatorio.
Di contro alle pratiche iperliberiste che vedono il TPL come un mero mercato in cui gli utenti diventano “clienti” da spremere e gli operatori sono ridotti a dei singoli ricattabili, soli di fronte alle multinazionali del caporalato digitale, per la difesa del servizio pubblico servono la valorizzazione del carattere mutualistico delle cooperative, il dialogo tra le strutture dei tassisti e – fermo restando le scelte fatte in ogni ambito di servizio territoriale – la collaborazione fra gli apparati tecnologici e digitali da queste utilizzati.
La difesa della legge quadro 21/92 è indispensabile ma non sufficiente per fronteggiare gli attacchi delle multinazionali al comparto taxi, attacchi che stanno progressivamente demolendo ogni tutela delle imprese taxi, dei lavoratori e degli utenti in assenza di una normativa che regoli l’uso delle piattaforme elettroniche riconducendolo nell’alveo delle pratiche virtuose, cioè finalizzate a migliorare il servizio pubblico e non a fare profitto in un mercato deregolamentato e selvaggio.
Le piattaforme elettroniche devono operare nel pieno rispetto delle Leggi nazionali e regionali vigenti nonché delle regolamentazioni territoriali ed essere esclusivamente un ulteriore strumento tecnologico di interposizione – non di intermediazione – tra utente e vettore.
È necessario che si individuino gli strumenti utili sia dal lato commerciale, normativo e finanche politico amministrativo, per tenere testa ai nuovi, potenti e spregiudicati avversari del servizio pubblico.
I rappresentanti di Confartigianato Taxi, Fit Cisl, Sitafi Federtaxi Cisal, Ugl Taxi, Uil Trasporti, Unica Taxi Cgil, Uritaxi hanno deciso di concretizzare l’impegno estendendo il dibattito alle altre rappresentanze dei tassisti toscani per proporre loro un percorso che vada – nel rispetto delle scelte in materia adottate nei vari ambiti di servizio territoriali – verso un coordinamento e una strutturazione regionale degli strumenti commerciali, verso la collaborazione tra tassisti al di là della mera ideologica concorrenza, verso l’implementazione tecnologica nel rispetto dei diritti e della dignità del lavoro.
Contestualmente fanno appello a tutte le strutture cooperative e consortili in cui si articola il tassismo toscano ad affrontare nell’interesse dei propri soci – come sempre fatto in passato – le trasformazioni che riguardano il settore mettendo al centro di ogni loro scelta il carattere pubblico del servizio taxi
A tal fine le suddette rappresentanze sindacali prevedono, in prospettiva, di organizzare un convegno a cui inviteranno le strutture cooperative e consortili dei tassisti, gli operatori e tecnici del settore, le entità economiche e le istituzioni.
Firenze 14 aprile 2023
Confartigianato Taxi – Fit Cisl taxi – Sitafi Federtaxi Cisal – Uil Trasporti taxi – Ugl taxi – Unica Taxi Cgil – Uritaxi